Loreto, per la sua origine, è la città del volo.
Da oltre un secolo le macchine volanti fabbricate dall’uomo, ideate, preconizzate e in parte delineate dal potente genio di Leonardo da Vinci, solcano i cieli con impressionante velocità, anche superiore a quella del suono. Ma Loreto conobbe il volo, senza i motori e senza le ali, ben sette secoli fa. La Casetta della Beata Vergine, custodita ora a Loreto, volò da Nazareth a Tersatto e di là, dopo tre anni, verso la “Felix Civitas Lauretana” per singolare prodigio, su ali non umane ma angeliche. Da allora sorse Loreto, che prima non era, e divenne foro di conforto e di speranza per tutte le genti.
Una nuova luce però si accese sul colle lauretano quando Papa Benedetto XV, appunto in vista del fatto che la Vergine Lauretana insieme con la sua Casetta aveva trasvolato i continenti, la dichiarò “PATRONA PRINCIPALE DEGLI AERONAUTI”. Così oggi, non solo da tutta Italia, ma altresì da ogni continente, i solcatori dei cieli, sia dell’Arma Azzurra sia dell’immensa rete aerea mondiale civile, guardano alla loro Celeste Patrona, come a faro di speranza e di sicuro arrivo.


Preghiera dell’Aviatore
Dio di potenza e di gloria
che doni l'arcobaleno ai nostri cieli,
noi saliamo nella Tua luce per cantare,
col rombo dei nostri motori,
la Tua gloria e la nostra passione.
Noi siamo uomini
ma saliamo verso di Te
dimentichi del peso della nostra carne,
purificati dei nostri peccati.
Tu, Dio, dacci le ali delle aquile,
lo sguardo delle aquile,
l'artiglio delle aquile,
per portare, ovunque Tu doni la luce,
l'amore, la bandiera, la gloria d' Italia e di Roma.
Fa,nella pace,
dei nostri voli il volo più ardito,
Fa, nella guerra,della nostra forza la Tua forza, o Signore, perché nessuna ombra sfiori la nostra terra.
E sii con noi,
come noi siamo con Te,
per sempre

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